ENPALS
Recentemente SIAE ed ENPALS hanno stretto un accordo per migliorare i controlli sui lavoratori dello spettacolo. In particolare, l'ENPALS (ente che si occupa dei contributi della pensione dei lavoratori dello spettacolo) ha delegato alla SIAE il controllo del pagamento degli stessi contributi.
La situazione è dunque questa: ogni musicista, pagato o no, deve (per legge) avere una sua posizione ENPALS e il suo datore di lavoro (il locale) deve prima assumerlo e richiedere un certificato che si chiama "agibilità" per poter farlo suonare nel locale.
Adesso, quindi, la SIAE che riceve i borderau compilati dai musicisti per incassare i diritti d'autore può controllare se quelle persone che hanno firmato il borderau sono dei lavoratori regolarmente iscritti all'ENPALS (quindi assunti dal locale) e che pagano i contributi, e qualora trovino un'incongruenza la possono segnalare all'ENPALS, che potrebbe procedere contro il locale per evasione contributiva.
L'apertura della posizione ENPALS e la richiesta dell'agibilità sono pratiche burocratiche che dovrebbe fare il datore di lavoro (il locale), perché per essere in regola il locale deve assumere chi suona con un contratto a termine. Il problema risiede nel comportamento dei locali, che tendono a non voler assumere e a non volersi occupare della contribuzione dei dipendenti né delle richieste di agibilità per i concerti e, anzi, richiedono ai musicisti stessi di essere loro in regola con l'ENPALS e di procurare l'agibilità per la data del concerto.